Un nuovo capitolo di una
grande storia
Un nuovo capitolo di una grande storia
La storia parte da lontano, esattamente dal 1932, quando nacque la più grande azienda agricola della Sardegna, l’azienda Cardile, che andava dalle saline Conti Vecchi fino a Villasor.
8800 ettari coltivati attraverso un sistema di agricoltura moderno, estremamente avanzato e lungimirante. Cardile fu un imprenditore illuminato e avanti nei metodi e nella visione.
Sotto la sua guida, furono rapidamente impiantati il mandorlo, la vite, i frutteti, le funzioni orticole.
Sostenne l’attività di trasformazione e vendita nei mercati locali, trasferendo nella zona mezzi e manodopera specializzata.
L’azienda fu divisa in lotti da 10 – 20 ettari, utilizzando i cipressi come divisori e frangivento.
Soprattutto ebbe una visione sociale molto innovativa: realizzò la chiesa, la scuola, gli alloggi per gli operai e il medico, l’azienda dava lavoro a 500-1000 persone a seconda dei periodi.
Chiamò l’azienda Baccalamanza, poi Sulloi dalla località geografica, infine diventò “Su Spantu” che in sardo ha il significato di stupore.
Il tutto, purtroppo ha vita breve: negli anni 50, la manodopera iniziò ad abbandonare le campagne, attirata dalle opportunità che l’industrializzazione sembrava assicurare.Le persone andarono a lavorare nelle grosse fabbriche, facendo crollare la disponibilità di manodopera e creando una forte carenza di liquidità. A quel punto si rese necessario vendere l’azienda.
Passò successivamente di mano in mano. Fu trasferita a 2-3 proprietari diversi, tra cui Bastoggi, dando inizio alla lottizzazione.
Quando acquistò Romano Fanti, che aveva aziende in toscana, nel senese, zona Brunello, portò qui Giacomo Tachis, che già frequentava la Sardegna per le aziende Argiolas e Santadi.
Tachis, uno dei padri dell’Enologia Italiana, si occupò del primo impianto della vigna. Oggi i nostri vini beneficiano della visione di questo grande Enologo, che ha saputo valorizzare la viticoltura Sarda riuscendo ad esprimere prodotti che comunicano il territorio e la sua gente.
Infine in tempi recenti venne acquistata dall’attuale proprietà sotto il nome di Azienda Agricola Baccalamanza, dal nome della località. È attraverso l’attuale compagine societaria che sta iniziando il rinascimento di queste terre, sulla traccia lasciata dall’ingegner Cardile: grande attenzione all’ambiente, al sociale, alla visione inclusiva, con l’idea di restituire alla Sardegna una nuova azienda gioiello.